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lunedì 23 dicembre 2013

Sensori di monitoraggio della pressione pneumatici (TPMS) obbligatori dal 2014: cosa sono? Perchè sono così importanti?

Schermo TPMS

E' ormai cosa nota che dal 1 novembre 2014 i sistemi TPMS (Tyre Pressure Monitoring System) saranno obbligatori su tutte le auto di nuova omologazione. Ma di cosa si tratta? Noi di Wheelsmania vogliamo cercare di approfondire l'argomento cercando di dare un po' informazioni su questi sistemi ai più del tutto sconosciuti.

I dispositivi TPMS, noti in italiano col nominativo di Sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici, sono dei sistemi che monitorano in modo costante la pressione e/o la temperatura dei pneumatici della propria auto. Viaggiare con gomme sgonfie non solo mette a repentaglio la sicurezza della vettura ma aumenta il consumo di carburante. Non va dimenticato poi che l'uso di pneumatici sgonfi accorcia moltissimo la vita degli stessi quindi mantenere la pressione costante è importante e permette di ridurre le emissioni di CO2 fino al 40%.

Ma prima di vedere nello specifico cosa sono ripercorriamone un po' la storia...

Porsche 959 con TPMS
Porsche 959 del 1986
L'utilizzo dei sistemi TPMS in Europa risale ad un tempo relativamente recente: la prima auto a possederlo, manco a farlo apposta, fu un'auto tedesca nel 1986 e nello specifico parliamo della Porsche 959, una decina di anni dopo utilizzarono un sistema simile Renault seguita a ruota dal gruppo Peugeot-Citroen.


Corvette C5 con TPMS
Corvette C5 del 1997


Quasi parallelamente oltre oceano anche i nostri cugini a stelle e strisce tramite la General Motors introdussero i dispositivi TPMS nella quinta generazione di Corvette: correva l'anno 1997. 



Nonostante l'evidente necessità, ci sono voluti quasi venti anni e svariati morti sulle strade di tutto il pianeta per rendere obbligatorio questo accessorio sulle auto di nuova produzione, infatti dal 1 settembre 2007 negli USA e dal 1 novembre 2014 in UE,delle leggi dedicate obbligano le case produttrici a dotare tutti i loro veicoli con questi indispensabili dispositivi.

Procedendo nella nostra ricerca di informazioni veniamo a scoprire che esistono due sensori differenti per il monitoraggio della pressione: diretti ed indiretti.

Sensori TPMS indiretti


Spia TPMS attiva
Spia TPMS
Sono sensori che rilevano la variazione di evoluzione della gomma. I sistemi che utilizzano questo tipo di sensori sono più economici rispetto a quelli diretti ma di negativo hanno una scarsa reattività nel segnalare il mal funzionamento al guidatore poiché, come è possibile immagine, rilevare la variazione delle evoluzioni del penumatico può richiedere anche qualche decina di km. All'interno del gruppo Volkswagen questo sistema viene chiamato iTPMS, di quest'ultimo posso riportare una esperienza diretta in quanto mi è capitato che la mia Seat Ibiza rilevasse una caduta di pressione che, anche se ad occhio nudo non era visibile, effettivamente era stata causata da una vite nella gomma. Nel mio caso l'iTPMS ha funzionato a dovere.


Sensori TPMS diretti


TPMS diretto interno cerchio
Sensore TPMS Diretto interno cerchio
Come per i sensori indiretti, questa tipologia presenta degli aspetti negativi ed altri positivi. Innanzitutto si deve differenziare tra sensore diretto interno al cerchio e sensore diretto esterno al cerchio. I sensori di pressione interni hanno una maggiore sicurezza in termini di possibili danneggiamenti da agenti esterni quali detriti sulla strada, un semplice parcheggio o dal furto, di contro però complicano notevolmente le operazioni di manutenzione o di riparazione della gomma stessa anche da una semplice foratura. Inversamente i sensori esterni al cerchio hanno specularmente vantaggi e svantaggi della tipologia sopra citata, più esposti a danneggiamenti o furti ma più pratici in caso di manutenzione o riparazione. C'è da segnalare però che, in entrambi i casi, i sensori diretti fanno una misurazione più immediata prima e durante la marcia quindi avvisano l'autista più celermente, tutto questo ad un costo decisamente maggiore rispetto agli indiretti.

Ogni ruota possiede degli appositi sensori che trasmettono un segnale via radio ad una centralina posta nella parte posteriore dell'auto. I segnali danno quindi l'intera panoramica inerente la temperatura e la pressione della specifica gomma alterata da cui provengono: questo dà l'immediata percezione al guidatore di quale sia l'anomalia e dove è stata rilevata.

Quello che abbiamo appena fatto è una piccola escursione nel mondo dei rilevatori di pressione. In commercio il numero dei produttori dei TPMS, se pur ancora molto basso, è in continuo aumento e l'obbligo per le case produttrici di introdurlo come accessorio di serie è un grande passo avanti per la sicurezza di ogni automobilista. Ma va sottolineato che l'indicatore di pressione delle gomme non si può sostituire al guidatore che deve sempre effettuare questo tipo di controlli!

simbolo TPMS

In ogni caso noi di Wheelsmania consigliamo a tutti i nostri lettori di equipaggiare prima possibile la propria auto di questo sistema (se sprovvista) poiché può salvare la vita tanto quanto un airbag o una cintura di sicurezza allacciata.

A tale proposito qui di seguito troverete un video sugli effetti di una errata pressione dei vostri pneumatici. Buona visione!


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